27 maggio 2022

 5 errori ricorrenti nella matrice dei rischi


La matrice dei rischi è un documento molto importante per chi si approccia ad un'operazione di PPP, troppo spesso sottovalutato ed affrontato con superficialità. E' essenziale che sia fatto bene sia per la corretta valutazione del vantaggio dell'operazione di PPP rispetto a procedure tradizionali sia per la buona gestione del contratto in fase esecutiva.
Ribadisco, ne avevo già parlato in passato, che la qualità dell'allocazione dei rischi in un contratto di PPP non è direttamente proporzionale al numero di rischi a carico del soggetto privato, ma dipende dall'esatta attribuzione del rischio a carico del soggetto che è più idoneo a gestirli. La matrice dei rischi, dunque, è uno strumento fondamentale per verificarne la giusta allocazione.


Scopriamo insieme, quindi, quali sono i 5 errori più comuni che vengono fatti nella redazione e valutazione della matrice dei rischi:


1) Erronea interpretazione della funzione della matrice dei rischi
La matrice dei rischi non disciplina l'allocazione dei rischi, ma si limita a costituirne una fotografia in forma schematica: l'allocazione dei rischi viene concretamente ed effettivamente disciplinata nei documenti contrattuali (convenzione, disciplinare di gestione, piano economico-finanziario, etc...), non nella matrice!


2) Superficiale indicazione dei rischi allocati
Non si può pensare di utilizzare una matrice standard per tutti i contratti di PPP, non esiste uno schema valido per qualsiasi tipologia di contratto. La matrice dei rischi deve essere specificamente costruita sulla singola operazione, sia con riferimento alle tipologie di rischio individuate che alla relativa allocazione.
La matrice dei rischi non si può ridurre alla generica indicazione di "rischio di progettazione", "rischio di costruzione", "rischio di disponibilità" e "rischio di domanda". Ciascuna di queste categorie generali deve essere declinata nei rischi specifici relativi alla singola operazione nonché, ove opportuno, alle diverse fasi del contratto di PPP.


3) Individuazione ed indicazione delle misure di mitigazione del rischio
Per la verifica della corretta allocazione e gestione dei rischi, riveste un ruolo fondamentale l'esatta individuazione ed indicazione delle misure di mitigazione del rischio.
Le misure di mitigazione del rischio sono tutte quelle soluzioni, circostanze ed accorgimenti che consentono una migliore gestione del rischio e, dunque, riducono le possibilità che questo si avveri creando un problema in fase di esecuzione del contratto. Non sono gli strumenti di reazione al rischio o l'effetto del verificarsi del medesimo: ad esempio, la risoluzione del contratto non può essere considerata una misura di mitigazione del rischio come non può esserlo il riequilibrio!


4) Indicazione di rischi "non allocati"
Non esistono rischi che possono essere indicati come "non allocati". Ogni rischio che può derivare dall'esecuzione del contratto deve essere in qualche modo gestito e, dunque, allocato. Se sono indicati rischi "non allocati", ci sono solo due interpretazioni possibili: o quel rischio non esiste (ad esempio il rischio domanda in un contratto soggetto solo a rischio di disponibilità) o il contratto è gravemente carente (non disciplina la gestione di un rischio esistente che, invece, deve essere disciplinata).


5) Erronea indicazione dei riferimenti contrattuali rilevanti
L'indicazione dei riferimenti contrattuali dove sono regolamentati i singoli rischi non rappresenta solo una formalità, ma costituisce un elemento fondamentale della matrice dei rischi. La mera dichiarazione dell'allocazione dei rischi sull'una o sull'altra parte contrattuale, infatti, non ha alcun valore se non trova riscontro effettivo nella disciplina convenzionale: l'erronea indicazione dei riferimenti contrattuali impedisce alla stazione appaltante di verificare l'effettiva allocazione dei rischi come dichiarata nella matrice.
Se, poi, l'indicazione dei riferimenti contrattuali è sbagliata perché non si è in grado di individuare quelli corretti, il problema è ancora più grave: è carente il contratto che non disciplina con sufficiente chiarezza e specificità l'allocazione dei rischi. In questo caso, quindi, la soluzione evidentemente è agire sul testo della convenzione, non sulla sola matrice dei rischi.


Per oggi è tutto, alla prossima!

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