L'IMPORTANZA DEL PROJECT MANAGEMENT NEI PPP
I PPP sono progetti molto complessi da ideare e da gestire: come può influire sul buon esito delle operazioni l'attività di project management? Ce lo facciamo raccontare oggi dall'amico Denis Dal Soler, esperto e visionario Project Manager con una grande passione per i PPP.
1. Parlaci di te in poche righe e del tuo
ruolo nelle operazioni di PPP.
Sono un
Ingegnere specializzato nel Project Management di progetti e programmi
complessi, con particolare riferimento a quelli di sviluppo territoriale,
turistico ed urbano, con o senza infrastrutture. Nelle operazioni di PPP mi
occupo in particolare di modellizzare il sistema complessivo oggetto di PPP, definire
gli obiettivi ed i bisogni del cliente e tradurli in requisiti tecnici,
economico-finanziari e gestionali. A ciò spesso aggiungo l’identificazione e
gestione del rischio e la definizione delle principali caratteristiche del
sistema informatico di monitoraggio. Infine mi occupo delle tipiche funzioni
del Project Manager ossia strutturare e coordinare il team, integrare gli
apporti specialistici ed essere il punto di contatto tra il team ed il cliente.
2. Perché è importante il Project Manager in
un PPP?
Una delle
criticità maggiori nella strutturazione di un PPP è la capacità di allineare
gli obiettivi del cliente, spesso di alto livello, a requisiti tecnici,
gestionali ed economico-finanziari dettagliati ed oggettivi che consentano da
un lato di elaborare progetti di fattibilità sostenibili e dall’altro di
soddisfare le regole che il Codice appalti impone ad operazioni di questo genere.
Il Project Manager si occupa esattamente
di questi aspetti ed è quindi importante in quanto un PPP è sostanzialmente un
progetto che deve garantire il perseguimento di alcuni obiettivi entro limiti
di tempo e di costo.
3.
Quali
criticità ravvisi maggiormente nella comprensione del tuo ruolo da parte del
cliente?
Generalmente il
cliente, soprattutto se privato, ha ben chiare le opportunità di business o
strategiche che un PPP può attivare mentre non comprende, ed a volte mal
digerisce, che queste opportunità debbano essere tradotte in documenti molto
tecnici e dettagliati graditi alla PA. Il Project Manager è colui che
maggiormente nel team ha questa responsabilità di allineamento che il cliente percepisce
qualche volta più come un eccesso di burocratizzazione che uno sforzo
necessario per raggiungere l’obiettivo. Nelle operazioni di iniziativa privata
inoltre il Project Manager è l’ufficiale di collegamento con la PA e si trova
quindi a dover spiegare al cliente ciò che la PA vuole, spesso consapevole che utilizzano
due linguaggi differenti.
4. Quali sono le maggiori difficoltà che hai
incontrato nello svolgimento di questa funzione?
Va distinto se
si tratta di un cliente pubblico o privato. Nel primo caso le maggiori
difficoltà attengono al far comprendere ad Amministratori e Dirigenti che
un’operazione di PPP non è una speculazione che genera indebito guadagno al
concessionario, quanto piuttosto un’opportunità di acquisire know how e
capitali privati per realizzare iniziative di interesse pubblico. Nel secondo
caso la difficoltà è speculare e cioè quella di far comprendere al privato che
sta realizzando un’opera pubblica che lui sarà chiamato a gestire e pertanto è
tenuto a rispettare alcune regole gestionali a garanzia della corretta disponibilità
del bene o del servizio. Spesso viceversa si confonde il PPP con un contributo
pubblico a fondo perduto per fare un’opera privata.
5.
Qual è il maggior fraintendimento che
ruota intorno alla figura del Project Manager nelle operazioni di PPP?
Spesso si
ritiene che la figura del Project Manager possa essere assolta dal Responsabile
tecnico dell’operatore privato o dal Dirigente lavori pubblici della PA.
Sarebbe come confondere il Direttore lavori con il responsabile dell’impresa.
In realtà, salvo rari casi, le due figure suddette hanno tipicamente spiccate
competenze tecniche ma non gestionali. Essi conoscono quindi molto bene ciò che
noi chiamiamo l’ambito del progetto (output, azioni, ecc.) ma mancano di tutte
le restanti competenze che un project Manager ha quali per esempio l’analisi
economico finanziaria di alto livello con la definizione delle assumptions, la
definizione dei requisiti, la definizione delle KPI, la leadership e
l’integrazione degli apporti specialistici, ecc. In particolare mancano di una
competenza strategica nelle operazioni di PPP: l’analisi e la gestione del
rischio che stanno alla base della corretta ripartizione dei rischi tra
concedente e concessionario e che trovano concretizzazione nella matrice dei
rischi.
6. Ci racconti brevemente una particolare
esperienza che ti è rimasta nel cuore?
Sicuramente la
strutturazione, peraltro ancora in corso, di un Project Financing di iniziativa
privata nell’ambito della gestione integrata del servizio di raccolta e
fornitura d’acqua in pressione per il sistema di innevamento di un importante
Comprensorio Sciistico dell’Arco Alpino. Tale esperienza, che mi vede impegnato
insieme a Iniziativa e P&I, mi ha consentito di sperimentare con successo
l’applicazione del PPP in un nuovo ambito fino ad oggi poco sviluppato quale
appunto quello dell’innevamento. La sfida in questo caso è stata lo sviluppo di
un modello integrato che comprendesse tutta la filiera dell’acqua, dalla sua
captazione alla distribuzione in pressione sui cannoni da neve, e la successiva
traduzione del modello in requisiti e KPI oggettivamente verificabili e
monitorabili attraverso una piattaforma informatica web based. Esperienza
entusiasmante che ritengo possa essere una best practice nell’ambito degli impianti invernali e non
solo.
Grazie a Denis per il suo importante contributo che aggiunge un tassello importante alla cultura del PPP che vogliamo diffondere.
Alla prossima!
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